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Complicanze Cardiache nella Distrofia Miotonica: Nuove Scoperte e Linee Guida per il Monitoraggio

Le complicanze cardiache nella distrofia miotonica: risultati del convegno MDF sul rischio cardiaco nella DM1 e DM2, esami di monitoraggio consigliati e attenzioni per chi assume Mexiletina. Informazioni essenziali per pazienti e familiari.
complicanze cardiache

Cosa sono le distrofie miotoniche e come influenzano il cuore?

Le distrofie miotoniche (DM) rappresentano un gruppo di patologie neuromuscolari ereditarie con significative complicanze cardiache.
Un recente meeting scientifico organizzato dalla Myotonic Dystrophy Foundation, svolto a Indianapolis, ha riunito 300 partecipanti,, tra pazienti affetti da DM1 e DM2, care givers, ricercatori di base e clinici e rappresentanti delle case farmaceutiche. per discutere gli ultimi sviluppi sul coinvolgimento cardiaco in queste malattie rare.

DM1 vs DM2: differenze fondamentali nel rischio cardiaco

La distrofia miotonica di tipo 1 (DM1) mostra un rischio cardiaco significativamente maggiore rispetto alla distrofia miotonica di tipo 2 (DM2). Questa differenza è fondamentale per stabilire protocolli di monitoraggio personalizzati.

Anomalie elettrocardiografiche nella DM1: numeri e statistiche

Le ricerche presentate hanno evidenziato dati allarmanti:

  • 42% dei pazienti con DM1 presenta un intervallo PR anomalo
  • 20% dei casi mostra una durata anomala del complesso QRS

Questi valori rappresentano importanti indicatori di rischio che richiedono interventi come l’impianto di pacemaker o defibrillatore.

Rischio ictus nella distrofia miotonica: quando è necessaria la terapia anticoagulante

La fibrillazione atriale e il flutter atriale nei pazienti con distrofia miotonica aumentano significativamente il rischio di ictus cerebrale embolico. La terapia anticoagulante diventa quindi essenziale per questi pazienti.

Morte improvvisa nella DM1: nuove scoperte scientifiche

Ricercatori del Baylor College hanno sviluppato un modello animale che replica le condizioni umane, ed hanno riscontrato:

  • Alterazioni della troponina cardiaca
  • Disfunzioni del canale del sodio SCN5a
  • Degenerazione del sistema di conduzione
  • Fibrosi miocardica progressiva

Tecniche diagnostiche avanzate: risonanza magnetica cardiaca nella DM1

La Dott.ssa Elena Abati, neurologa ricercatrice del Centro Dino Ferrari presso il Policlinico di Milano e della FMM ETS, e il Prof. Francesco Secchi, del IRCCS Multimedica-Milano, hanno dimostrato, attraverso la risonanza magnetica cardiaca, la presenza di fibrosi precoce in pazienti DM1 completamente asintomatici, rivelando l’importanza di screening preventivi anche in assenza di sintomi.

Mexiletina e distrofia miotonica: rischi cardiaci da monitorare

La Mexiletina, farmaco comunemente prescritto per la miotonia in entrambe le forme di distrofia, può aumentare il rischio di aritmie. È fondamentale effettuare controlli cardiaci ogni 3-6 mesi nei pazienti che assumono questo farmaco.

Parametri cardiaci da controllare: guida completa per pazienti e medici

Per un monitoraggio efficace e per valutare l’efficacia di nuove terapie, è necessario controllare:

  • Intervallo PR e durata QRS (indicatori di blocco atrioventricolare)
  • Durata del QTc (marker di rischio pro-aritmico)
  • ECG Holter di 24/48 ore per rilevare aritmie
  • Loop recorder nei casi di sospetta aritmia non documentata

Conclusioni: l’importanza del monitoraggio cardiaco nelle distrofie miotoniche

Il coinvolgimento cardiaco rappresenta una delle complicanze più serie nelle distrofie miotoniche, in particolare nella DM1. Un monitoraggio regolare e mirato può prevenire eventi potenzialmente fatali e migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti.

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