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I microRNA nella Distrofia Miotonica di tipo1

Nel corso degli ultimi anni, la Fondazione Malattie Miotoniche ha sostenuto e finanziato molti studi volti all’identificazione di nuovi biomarcatori che possano essere utilizzati per potenziali interventi terapeutici nelle malattie miotoniche. Fra questi, la collaborazione con il gruppo del Dott. Fabio Martelli dell’IRCCS Policlinico San Donato ha portato alla pubblicazione di diversi lavori sul ruolo dei microRNA quali biomarcatori nelle Distrofie Miotoniche.
I microRNA sono delle piccole molecole di RNA regolative che, dopo maturazione, vengono caricate in un complesso nominato “RISC” che ha la funzione di inibire l’espressione di alcuni RNA specifici. Studi svolti precedentemente nel nostro laboratorio, hanno mostrato che i microRNA sono alterati sia in termini di espressione che localizzazione nei pazienti DM. E’ stato inoltre osservato che la frazione dei microRNA presenti nel sangue periferico dei pazienti affetti da DM1 è alterata in maniera specifica, avvalorando l’ipotesi che questi microRNA specifici possano essere utilizzati come marcatori della malattia, aiutandone quindi a definirne lo stato e la progressione.
Recentemente questa collaborazione ha portato alla pubblicazione di un nuovo lavoro, sulla rivista Internazionale Cell Death and Disease: “High-throughput analysis of the RNA-induced silencing complex in myotonic dystrophy type 1 patients identifies the dysregulation of miR-29c and its target ASB2”
In questo lavoro sono stati studiati con tecniche di sequenziamento avanzate gli RNA associati al complesso RISC presenti nelle biopsie muscolari dei pazienti affetti da DM1. Questa analisi ha portato all’identificazione di diversi RNA che risultano essere alterati nelle biopsie DM1. Un’analisi bioinformatica ha inoltre evidenziato che questi RNA sono coinvolti in processi che sono altamente deregolati nei pazienti DM1, quali ad esempio il metabolismo energetico, il signalling del calcio, la contrazione muscolare e l’apoptosi.
Fra tutti gli RNA identificati, gli autori si sono concentrati sul ruolo del microRNA 29c e del suo gene target ASB2. Il microRNA 29c, infatti, ha un ruolo molto importante nell’insorgenza della fibrosi, uno dei sintomi caratteristici delle fasi più avanzate della patologia, mentre ASB2 è un “atrogene”, il cui ruolo è fondamentale per il mantenimento della massa muscolare. L’analisi effettuata in colture di cellule muscolari ha confermato che nei campioni DM1 vi è una minore espressione del miR-29c mentre ASB2, suo target, è maggiormente espresso.
Gli autori hanno inoltre osservato che, in seguito alla rimozione delle espansioni CTG, si ha un aumento dei livelli di miR-29c e una conseguente diminuzione di ASB2, confermando la correlazione diretta fra la mutazione che causa la DM1 e l’espressione alterata dei microRNA.
In conclusione, questo studio ha permesso di identificare nuovi meccanismi alla base della distrofia miotonica di tipo 1, che potranno agevolare l’individuazione di nuovi biomarcatori per interventi terapeutici.
Se vuoi puoi leggere il testo completo dell’articolo qui.

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