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LE FRATTURE NELLA DISTROFIA MIOTONICA

Tra le complicanze che possono occorrere nei pazienti affetti da distrofie miotoniche, in modo particolare nella forma DM2, vi sono le fratture. Esse costringono i malati all’immobilità e pertanto i muscoli possono atrofizzarsi ed indebolirsi semplicemente non essendo utilizzati. Tenendo in considerazione le linee guida per l’anestesia sicura nella DM1 e DM2, la fissazione interna è consigliata in caso di fratture gravi agli arti inferiori in pazienti deambulanti, in modo da permettere una rapida riabilitazione e aumentare le possibilità di mantenere la deambulazione. Nei pazienti non deambulanti, la fissazione interna non è strettamente necessaria ma si può ricorrere all’utilizzo di tutori o gessi, modo più rapido e sicuro per promuovere la risoluzione della frattura.

Altre Notizie

Distrofia Miotonica di tipo 1 forma Congenita (CDM) e Infantile: dalla diagnosi alla riabilitazione. Focus sulle problematiche neurocognitive e comportamentali

L’obiettivo: raccogliere dati strutturati in ambito neuropsicologico, clinico neuroradiologico e neuro riabilitativo di bambini/giovani affetti da questa patologia. Identificare possibili variazioni nel corso del tempo sarà dato indispensabile per valutare, in futuro, la possibile efficacia di terapie sperimentali.

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