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La Fibromialgia va distinta dalla Distrofia Miotonica di tipo 2

La fibromialgia può essere confusa con con la DM2 Di 100 casi di fibromialgia, il 10% trattasi di DM2. Occorrono test diagnostici mirati.
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Fibromialgia: cosa significa

Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini).
Questa condizione viene definita sindrome perché esistono segni e sintomi clinici che sono presenti in contemporanea.
La sindrome fibromialgica è sostanzialmente caratterizzata da un dolore cronico.

I sintomi della sindrome fibromialgica

I pazienti riferiscono un dolore muscolare profondo, con senso di bruciore, palpitazione e prurito. Il dolore può essere localizzato, focale o migratorio e non è progressivo.
Vi è una evidente comorbidità con fatica, deficit cognitivi, disturbi dell’umore, sindrome delle gambe senza riposo, cefalea cronica, parestesie, scarso equilibrio e disturbi del sonno.

La diagnosi della fibromialgia

Inquadrare una patologia di questo tipo è estremamente complesso: molti sintomi sono aspecifici e comuni ad altre patologie.
Vi sono molte controversie sulla diagnosi di fibromialgia e recentemente la FDA Americana con la Società Americana del Dolore ha formulato i seguenti criteri, molto utili nella pratica clinica:

  1. la presenza di almeno 6-9 punti di stimolazione dolorosi (trigger points);
  2. modesti o severi deficit di sonno e fatica;
  3. i disturbi 1) e 2) descritti devono essere presenti per almeno 3 mesi.

Le cause

Le cause di tale sindrome non sono note e si propende per una ipersensibilità del dolore di tipo centrale, ma va tenuto presente una comorbidità per sindromi psichiatriche come depressione, ansietà, disturbi ossessivi/compulsivi e disordini da stress post-traumatico.

La caratteristica del dolore fa si che la DM2 sia spesso confusa con la fibromialgia. La statistica, elaborata a seguito di uno studio tedesco, dimostra che di 100 casi di fibromialgia, il 10% trattasi di DM2.

Pertanto è utile eseguire un dosaggio delle CPK seriche ed un EMG con la ricerca di scariche miotoniche; nel caso di alterazioni di tali esami, la diagnosi differenziale va fatta con la Distrofia Miotonica di tipo 2 (DM2), dove il quadro mialgico predomina.

Le cure

Nel caso di sindrome fibromialgica, i pazienti possono trarre giovamento da un approccio farmacologico con farmaci triciclici (gabapentin) anche se uno studio di metanalisi di Cochrane ha indicato che non vi sono evidenze sufficienti per affermare un effetto positivo o negativo del gabapentin.

Altri farmaci utili sono gli inibitori selettivi della serotonina, farmaci antiepilettici e cannabinoidi. I farmaci non stiroidei antinfiammatori o cortisonici non hanno alcun effetto sulla fibromialgia.

E’ certo che molti fattori sono implicati nella patogenesi della fibromialgia che quindi richiede un approccio multimodale farmacologico, ma anche fisioterapico e psicologico di tipo personalizzato.

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